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Attentato all’Istituto Professionale Statale “F. Morvillo-Falcone” di Brindisi.

Lettera del dirigente dell’Ufficio VIII ai dirigenti delle istituzioni scolastiche di Brindisi e provincia

Carissimo Preside,
    
Ti prego di voler portare all’attenzione degli alunni, dei docenti, di tutto il personale e delle famiglie, le riflessioni che seguono e che sono maturate nel cuore e nella mente di un educatore al servizio della scuola da oltre quarant’anni.
La scuola di Brindisi, la scuola dell’intero Paese oggi piange l’incomprensibile morte di Melissa, una innocente e indifesa adolescente che ha visto spegnere il suo sorriso ed i suoi sogni in una splendida mattina di maggio.
Ho raccolto innumerevoli messaggi di amare lacrime di alunni, di mamme, di docenti che si chiedevano come può la mente dell’uomo partorire simili assurde mostruosità. Non ho risposte. Solo incredulità, sgomento, profondo dolore per la vittima, ma anche tanta rabbia.
Lasciamo agli ottimi inquirenti le indagini e gli accertamenti sulle tante ipotesi finora avanzate: personalmente continuo a nutrire la speranza che si sia trattato dell’incontrollata azione di un folle. Ogni altra spiegazione sarebbe devastante per la Scuola e per l’intero Paese.
Oggi abbiamo il dovere di pensare a Melissa, di stringerci ai suoi genitori segnati a vita da una ferita che non rimarginerà mai più. Dobbiamo essere vicini agli alunni ancora in ospedale. Dobbiamo riconquistare la fiducia delle famiglie.
Da domani la scuola, al centro delle attenzioni di tutte le istituzioni dello Stato, deve riprendere senza paura la sua alta funzione educativa, deve tornare a essere luogo ideale per la formazione dei giovani, luogo di sicura convivenza, autorevole presidio di legalità, indiscusso centro propulsore di qualificanti progetti idonei a rispondere alle attese, alle speranze dei nostri giovani nella certezza che la scuola, la  nostra scuola,  è e sarà il punto di partenza per il consolidamento della democrazia, per una società civile più giusta, ove trionfino i veri valori che quotidianamente tutti noi, ed i docenti per primi, trasmettiamo ai nostri ragazzi. Il sacrificio di Melissa non può essere dimenticato.
Brindisi, 21 maggio 2012
Francesco Capobianco